Un ungulato, un po’ meno elegante ma pur sempre un ungulato…ha infatti una forma tozza con arti possenti ma corti e zampe dotate di unghioni con un numero pari di dita di cui due anteriori grosse e due posteriori più corte che affondano nel terreno solo se morbido.

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Il suo habitat preferito sono querceti e faggete mature ma è comunque molto adattabile e colonizza ogni ambiente a disposizione tranne aree con scarsa acqua. Segno inconfondibile del loro passaggio sono i terreni dissodati che provocano con il loro “grufolare” .

Il pelo è di colore nero bruciato e anche lui fa due mute presentando un mantello invernale più scuro e con setole più fitte e uno estivo più chiaro e con setole più rade. Ha sulla fronte e sulle spalle una sorta di criniera che si erge quando l’animale è impaurito così da aumentargli il volume corporeo.
I cuccioli presentano il caratteristico manto striato nero e marrone chiaro detto “pigiama” che perdono dopo i 6 mesi.

Caratteristico del cinghiale è anche il muso con il grugno (grifo) cartilagineo che utilizza per rivoltare il terreno in cerca di radici.

Anche in questo l’olfatto è decisamente sviluppato così come i denti canini inferiori, o zanne, che sporgono nel maschio, vistosamente ricurvi verso l’alto e sono a crescita continua fino a 30 cm.

Gli occhi sono piccoli e laterali e le orecchie piccole ed erette.

L’età media è di 10 anni.

Nel periodo degli amori i maschi sviluppano una sorta di corazza per i combattimenti di supremazia, accompagnati da rituali di minacce, spargimenti di urina e raspature nel terreno.
Il maschio vincitore corteggia la femmina con suoni simili ad un “motore a scoppio” e massaggi ripetuti ai fianchi. Anche loro hanno una vasta gamma di versi tra cui grida e ruggiti.
Il cinghiale è un animale solitamente crepuscolare e notturno ma talvolta è possibile vederlo di giorno che però di solito passa a riposo in buche di foglie nel terreno. I maschi giovani vivono in gruppetti così come le femmine con i cuccioli mentre i maschia anziani stanno solitari.

Sono noti per la loro aggressività se importunati, soprattutto i maschi che caricano a testa bassa così da utilizzare le grosse zanne verso l’alto, mentre la femmina attacca a bocca aperta azzannando frontalmente.

Abitudine in comune con il cervo è “l’insoglio” cioè fare dei veri e propri bagni di fango per liberarsi da parassiti e dallo sporco e per rinfrescarsi nei mesi più caldi per poi togliersi il fango strisciando su grossi massi e sui tronchi di querce e abeti rossi.

*Spesso gli esemplari di uno stesso gruppo praticano il “grooming” , cioè la pulizia reciproca tipica dei primati come gli scimpanzé , lisciandosi a vicenda il pelo dorsale con la lingua e con il grugno.