L’immagine di questo uccello è frequente nella nostra cultura fin dai tempi più antichi, ambiguamente oscillante tra simboli di buoni o cattivi auspici, confondendosi tra realtà e illusioni notturne.
La parola giusta per definire il gufo reale, il più grande ed imponente tra i rapaci notturni europei, è “maestoso”.

Questo super-predatore dal volo silenziosissimo, con orecchie sensibili al minimo rumore e una vista eccezionale rende la vita difficile a chi cerca di vederlo almeno una volta. Ma non sarà difficile sentirlo cantare nei boschi della fattoria nelle notti di luna piena.

DESCRIZIONE
Per avere un’idea di quelle che sono le dimensioni basta pensare che le piume del petto possono superare i 10 cm. Può misurare dai 70 ai 90 cm di lunghezza per un’apertura alare di 160-188 cm.
Questo animale è un insieme delle migliori caratteristiche che la natura possa creare: gli occhi molto grandi e di color bruno arancio sormontati da due grandi ciuffi di penne sono frontale e non laterali come negli altri uccelli e sono in grado di percepire immagini anche in condizioni di bassissima illuminazione con una visione tridimensionale che da una precisa valutazione delle distanze.
Essendo le orbite immobili il campo visivo è ristretto ma il gufo può girare la testa di ben 270° e ruotare il capo sotto-sopra; le orecchie sono due aperture auricolari dietro il disco facciale e sono costituite da corte piume che vengono orientate verso le sorgenti sonore.
Le due aperture sono enormi e insieme alla rotazione continua della testa costituiscono un vero e proprio radar che individua in modo esatto la posizione della preda ed eventuali ostacoli per arrivare ad essa nel buio della notte. Percepiscono infatti una vasta gamma di suoni , alcuni non udibili dall’uomo (da 0,06 a 8 khz).
Il piumaggio è leggero ma abbondante fino raggiungere e coprire i tarsi delle dita. La superficie alare è molto larga, adatta per voli particolarmente silenziosi come la scivolata e il volteggio, in cui non è necessario sbattere le ali.
I caratteristici “ciuffetti” sopra gli occhi sono utilizzati per la comunicazione tra di loro.
Il becco forte e adunco fin dalla base è circondato e ricoperto da penne setolose molto sviluppate e, se il maschio canta, queste penne si arruffano mostrando una macchia bianca che manca invece nelle femmine.
L’alimentazione si basa esclusivamente di prede vive (mammiferi, uccelli, insetti) le cui parti non assimilate vengono rigurgitate sotto forma di borre, che costituiscono per noi segni inequivocabili della loro presenza..e di quello che hanno mangiato!
La presa delle sue zampe gli permette di stritolare prede particolarmente grosse.
Il gufo reale è un animale stanziale dal forte istinto territoriale, forma anch’esso coppie monogame il cui legame si mantiene per tutta la vita.

Vive solitario in zone rocciose, nelle vicinanze di spazi aperti e boschi, lontano da abitazioni e uomini, rimanendo, durante il giorno, nel cavo degli alberi e nei crepacci, mentre si apposta al crepuscolo e all’alba per la caccia.
Caratteristico è il richiamo del maschio verso la femmina durante il corteggiamento che si può sentire anche per km lungo le valli durante l’autunno.

*È bene sapere che, camminando nel bosco di notte, se capita di sentire strani versi quali “tremende sghignazzate”, “stridii” o “gemiti di neonati” non si tratta di streghe o di spiriti, bensì di chiacchiere tra due gufi reali…